L’Helicobacter Pylori è un batterio noto per la sua capacità d’infettare lo stomaco, dove causa la maggior parte dei casi di gastrite cronica, ulcera e tumore. Tuttavia la sua presenza è stata rilevata anche nell’intestino, suggerendo una sua possibile associazione a disturbi enterici. In questo articolo approfondiremo quindi i sintomi intestinali dell’Helicobacter Pylori.
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Helicobacter Pylori e intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), altresì nota come “colon irritabile” o “colite spastica“, è un disturbo caratterizzato da dolore addominale, che migliora dopo l’evacuazione. I pazienti, spesso donne, lamentano “mal di pancia” persistenti e ricorrenti, in concomitanza di situazioni emotivamente o fisicamente stressanti. L’IBS, infatti, oltre ad associarsi notoriamente allo stress psichico, può insorgere a seguito di stress fisico, come quello derivante da un’infezione batterica o virale.
In questa prospettiva alcuni studi hanno approfondito il possibile ruolo dell’H Pylori nella sindrome dell’intestino irritabile. Il batterio, infatti, potrebbe essere coinvolto nello sviluppo dell’IBS, attraverso alterazioni nella permeabilità intestinale o causando squilibri immunologici locali. Tuttavia diversi studi hanno smentito quest’ipotesi, rivelando come l’infezione da H Pylori sia bassa nei pazienti con intestino irritabile. In particolare una metanalisi, condotta sulla popolazione asiatica, ha mostrato come la prevalenza dell’H Pylori sia significativamente più bassa nei soggetti che soffrono di IBS rispetto agli individui sani. Tale evidenza non solo smentisce il nesso tra batterio e colon irritabile, ma suggerisce come l’H Pylori possa persino proteggere dall’insorgenza della sindrome dell’intestino irritabile.
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Helicobacter Pylori e diarrea
La presenza dell’Helicobacter Pylori nell’intestino ha suggerito un possibile nesso tra il batterio e la diarrea. Tuttavia l’evidenza scientifica disponibile non supporta tale relazione.
In uno studio su bambini affetti da diarrea acuta batterica, la prevalenza dell’H Pylori è risultata significativamente inferiore rispetto ai bambini sani del gruppo di controllo. In particolare, solo 5 dei 122 bambini con diarrea da Salmonella o Shigella erano positivi all’Helicobacter Pylori, mentre erano infetti ben 27 bambini dei 204 appartenenti al gruppo di controllo. Tale risultato suggerisce come l’Helicobacter Pylori possa proteggere da forme batteriche di diarrea.
L’effetto protettivo dell’H Pylori potrebbe essere dovuto alla sua capacità di attivazione del sistema immunitario. La risposta immunitaria all’infezione, infatti, stimolerebbe la produzione di immunoglobuline, dannose per i patogeni intestinali. Inoltre la maggiore produzione di acido gastrico, tipica dei pazienti con H Pylori, contribuirebbe alla riduzione dei patogeni intestinali, grazie alla sua azione battericida. Tuttavia è opportuno osservare che l’infezione acuta da H Pylori può portare a gastrite atrofica, quindi a ipocloridria. In questo caso la ridotta produzione di acido gastrico può facilitare l’infezione da patogeni intestinali sensibili all’acido. Nei pazienti infetti da H Pylori, infatti, aumenta il rischio di colera (studio) e giardiasi (studio).
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Helicobacter Pylori e stitichezza
La stitichezza o stipsi è un disturbo caratterizzato dalla difficoltà di defecazione, dovuta a un rallentamento del transito delle feci nell’intestino. La stipsi può avere cause diverse. Tuttavia recenti studi hanno evidenziato come alterazioni nella composizione del microbioma intestinale siano coinvolte nello sviluppo della costipazione. Tali evidenze hanno quindi suggerito una possibile associazione dell’Helicobacter Pylori alla stitichezza, poiché è noto come il batterio sia in grado d’influenzare la composizione del microbioma.
In particolare, uno studio condotto su giovani di età compresa tra i 2 e i 18 anni, sofferenti di stipsi refrattaria e dolore addominale, ha evidenziato la prevalenza dell’infezione da H Pylori, suggerendo un suo possibile ruolo nella persistenza della costipazione. Un ulteriore studio, inoltre, ha mostrato come i sintomi della stitichezza migliorino significativamente nei pazienti che hanno eseguito con successo la terapia di eradicazione dell’H Pylori.
Helicobacter Pylori e cancro del colon-retto
Generalmente l’Helicobacter Pylori è noto per essere causa del cancro gastrico. Tuttavia diversi studi hanno evidenziato come la sua presenza aumenti, seppur modestamente, il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto. L’infezione cronica del batterio, infatti, può causare ipergastrinemia che, a sua volta, può promuovere mutazioni nella mucosa colon-rettale. L’H Pylori, inoltre, causando infiammazione, aumenta la produzione di alcuni enzimi (ciclossigenasi-2 e prostaglandine E2), che si associano al cancro del colon. Infine, alcuni studi hanno evidenziato come alcune componenti delle pareti cellulari dell’H Pylori abbiano un effetto cancerogeno sull’epitelio del colon. Tali meccanismi, se considerati congiuntamente, suggeriscono un possibile nesso tra l’H Pylori e il cancro del colon.