Farmaci gastroprotettori e Gastroprotettori naturali
I farmaci gastroprotettori
I farmaci gastroprotettori possono essere distinti in base alla loro differente funzione. Gli inibitori di pompa protonica (IPP), ad esempio, riducono la secrezione di acido, inibendo l’enzima gastrico H+/K+-ATPasi, cioè la pompa a protoni. Gli H2 antagonisti, invece, bloccano il recettore dell’istamina H2, da cui dipende il rilascio di acido gastrico. Altri dispositivi medici, come i protettori mucosali, mirano invece a rafforzare le difese della mucosa gastrica, isolandola dall’azione irritante degli acidi. Inoltre i gastroprotettori possono essere utilizzati in associazione ad alcuni tipi di antibiotici per l’eradicazione dell’Helicobacter Pylori.
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I gastroprotettori naturali
I gastroprotettori naturali possono avere funzioni simili a quelle dei farmaci. Tuttavia le sostanze naturali, a differenza dei medicinali, hanno uno spettro d’azione più ampio a fronte di effetti di minore intensità. In altre parole, un gastroprotettore naturale agisce su più “funzioni”, ma con minore intensità rispetto ai farmaci convenzionali. I gastroprotettori naturali possono quindi essere un possibile complemento per la protezione dello stomaco, considerata anche la loro minore frequenza di effetti collaterali.
In particolare, i gastroprotettori naturali possono essere d’aiuto nel:
- ridurre la secrezione di acido;
- proteggere la mucosa gastrica, riducendo l’infiammazione e favorendo i processi di riepitelizzazione;
- inibire la proliferazione batterica, in particolare dell’Helicobacter Pylori.
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Gastroprotettori naturali: l’inibitore di pompa protonica naturale
I gastroprotettori naturali antisecretivi inibiscono la secrezione acida con un meccanismo sovrapponibile a quello degli inibitori di pompa protonica. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato un’efficacia sovrapponibile a quella degli IPP, che potrebbe portare a considerarli come inibitori di pompa protonica naturali o alla stregua di una forma di omeprazolo naturale. Si tratta, tuttavia, di studi condotti in vitro o su modelli animali, i cui risultati non possono essere estesi automaticamente agli esseri umani.
Le sostanze naturali con proprietà antisecretive sono:
- Miricetina: è un flavonoide che si trova prevalentemente nei frutti di bosco e nel vino rosso. È conosciuta in ambito scientifico per le sue proprietà antiossidanti e antitumorali. In un recente studio [1] essa ha inoltre mostrato la capacità di inibire la secrezione di acido agendo sullo stesso enzima target degli IPP, cioè H+/K+-ATPasi;
- Catechine: sono flavonoidi che si trovano prevalentemente nel tè verde, ma anche nel cacao e nel vino. Hanno documentate proprietà antiossidanti, cardiovascolari e antitumorali. Esse hanno inoltre mostrato di inibire la secrezione di acido, agendo sulla pompa a protoni [2];
- Bardana Maggiore o Arctium Lappa l: è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, conosciuta per le sue proprietà diuretiche, depurative e digestive. Anche in questo caso, l’estratto delle sue radici ha mostrato di inibire la pompa protonica [3];
- Cecropia glaziovii Sneth: è una pianta appartenente alla famiglia delle Cecropiaceae, utilizzata in America latina per le sue proprietà cardiotoniche, diuretiche, ipotensive, antinfiammatorie e antiasmatiche. Il suo estratto, oltre ad inibire la pompa a protoni [4], ha mostrato proprietà antiulcera. La sua somministrazione, infatti, ha evitato la comparsa di lesioni gastriche in cavie di laboratorio esposte ad una miscela di etanolo e indometacina, uno dei FANS maggiormente gastrolesivi. La Cecropia potrebbe quindi essere utilizzata come un gastroprotettore naturale per antinfiammatori, complementarmente alla terapia farmacologica per la prevenzione del danno gastrointestinale da Fans (cardioaspirina, Piroxicam, etc.).
- Azadirachta indica o Neem: è una pianta appartenente alla famiglia delle Meliaceae, nota per le sue innumerevoli proprietà medicamentose, tanto da essere definita in India come “farmacia del villaggio”. Un recente studio ne ha evidenziato la capacità di inibire le secrezione acida e le proprietà antiulcera, agendo sull’enzima H+/K+-ATPasi [5].
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I protettori gastrici naturali della mucosa
I protettori gastrici naturali per la mucosa agiscono sui fattori di protezione dello stomaco dall’azione degli acidi gastrici. Appartengono a questo gruppo sostanze come:
- Flavonoidi. Tali sostanze, come per esempio l’epigallocatechina del tè verde, rafforzano le difese della mucosa gastrica, aumentando la produzione di muco, bicarbonato, prostaglandine ed enzimi antiossidanti. Esse, inoltre, inibiscono anche la secrezione di acido, regolando la pompa a protoni e i livelli d’istamina, con un meccanismo simile a quello degli IPP e degli H2 antagonisti;
- Liquirizia. La radice di liquirizia è in grado di aumentare la produzione di muco sulle pareti dello stomaco, proteggendole dall’insulto acido e favorendone la riepitelizzazione. La liquirizia andrebbe assunta nella sua forma deglicirrizzata, cioè privata di glicirrizina. Essa, infatti, può causare ipertensione e perdita di potassio;
- Corchorus olitorius: è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae, utilizzata prevalentemente per i suoi effetti contro l’infertilità, anticonvulsivi e purgativi. In modelli animali ha dimostrato la capacità di preservare intatta la barriera mucolitica dello stomaco esposta a sostanze ulceranti [6];
- Alginati: sono polisaccaridi derivati da alcuni tipi di alghe che, a contatto con l’acido gastrico, formano un gel protettivo sulla mucosa gastrica, isolandola meccanicamente dall’ambiente acido dello stomaco. Inoltre il gel viscoso forma uno “strato galleggiante” nello stomaco, che impedisce la risalita dei succhi gastrici verso l’esofago. L’algina, infatti, è spesso utilizzata come un gastroprotettore naturale per il reflusso gastroesofageo;
- Olmo scivoloso. L’estratto della corteccia di olmo ha un elevato contenuto di mucillagini. Esse, a contatto con i succhi gastrici, formano un gel viscoso che protegge meccanicamente la mucosa gastrica dall’azione irritante dell’acido e limita il reflusso acido verso l’esofago. La sua funzione di protezione meccanica permette di assimilare l’olmo scivoloso ad una forma di Gaviscon naturale.
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Gastroprotettori naturali per l’Helicobacter Pylori
I gastroprotettori naturali con proprietà antibatteriche inibiscono la proliferazione di alcuni batteri, in particolare l’Helicobacter Pylori. Appartengono a questo gruppo sostanze come:
- Flavonoidi. Le sostanze appartenenti alla categoria dei flavonoidi hanno mostrato interessanti effetti anti Helicobacter Pylori. Appartengono a questo gruppo sostanze come il resveratrolo, la quercetina, l’epigallocatechina del tè verde, l’apigenina, la crisina, il kaempferolo e l’esperitina. In particolare la loro assunzione, associata agli antibiotici, sembrerebbe potenziare la terapia di eradicazione dell’H. Pylori.
- Liquirizia. L’estratto di radice di liquirizia ha proprietà anti H. Pylory. In uno studio esso ha mostrato un’efficacia pari a quella del bismuto colloidale, ponendosi come un’alternativa dai minori effetti collaterali [7];
- Aglio. L’allicina, un composto solforganico ottenuto dall’aglio, sembrerebbe avere la capacità di inibire l’H. Pylori. La sua assunzione, inoltre, è inversamente correlata all’insorgenza del tumore gastrico. In altre parole all’aumentare del suo suo consumo, diminuisce il rischio di sviluppare il carcinoma dello stomaco;
- Olio d’oliva. L’olio extravergine d’oliva, grazie al suo elevato contenuto fenolico, ha dimostrato in vitro di inibire la crescita dell’H. Pylori, anche di alcuni ceppi antibiotico-resistenti [8];
- Miele. Il miele, in particolare il miele di Manuka, sembrerebbe avere la capacità di abbassare la concentrazione dell’H. Pylori e di accorciare i tempi necessari alla sua eradicazione [9];
- Broccoli. I germogli di broccoli in polvere hanno mostrato effetti anti H. Pylori, dovuti principalmente al loro elevato contenuto di sulforafano [10].
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