martedì, Marzo 19, 2024
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Menta piperita e colon irritabile

Nella medicina tradizionale la menta piperita è usata da centinaia di anni per la cura di disturbi diversi. Essa, infatti, può migliorare i sintomi da raffreddamento come la congestione e la tosse o alleviare quelli di una cattiva digestione come la nausea e il gonfiore. Tuttavia solo recentemente la ricerca scientifica ha approfondito il potenziale terapeutico della menta piperita per il colon irritabile, chiarendone le proprietà, le modalità di utilizzo e i possibili effetti collaterali.

Menta piperita e colon irritabile: cosa sappiamo?

Negli ultimi anni l’utilizzo della menta piperita per il colon irritabile ha ricevuto l’approvazione della comunità scientifica. L’American College of Gastroenterology, infatti, ne suggerisce l’uso nella sue linee guida per il trattamento dell’IBS. In particolare i ricercatori hanno evidenziato che in ben nove studi (726 pazienti) l’olio di menta piperita era superiore al placebo nel miglioramento a breve termine dei sintomi complessivi del colon irritabile e, in particolare, del dolore addominale[1].

Un ulteriore meta-analisi pubblicata su BMC Complementary Medicine and Therapies ha inoltre evidenziato che in 12 studi randomizzati (835 pazienti) l’olio di menta si è rivelato sicuro ed efficace per il dolore addominale e i sintomi generali dell’IBS, come la stipsi e la diarrea[2].

Diversi studi hanno inoltre documentato la capacità dell’olio di menta piperita di ridurre il gonfiore addominale e la flatulenza, che spesso si associano all’IBS[3]. La menta, infatti, ha proprietà carminative, che favoriscono l’espulsione dell’aria dalla pancia. Inoltre la sua somministrazione può ridurre la sensibilità delle pareti intestinali al gas, riducendo così la percezione del gonfiore.

A cosa serve l’olio essenziale di menta?

In sintesi l’olio essenziale di menta piperita può ridurre i sintomi del colon irritabile, alleviando:

  • mal di pancia;
  • crampi e spasmi addominali;
  • stipsi;
  • diarrea;
  • gonfiore addominale;
  • flatulenza;
  • nausea.

Olio di menta piperita e colon irritabile: perché funziona?

Sebbene la ricerca scientifica abbia mostrato l’efficacia dell’olio di menta sull’IBS, non è altrettanto chiaro a cosa sia dovuto il suo effetto terapeutico. Tuttavia i ricercatori hanno avanzato alcune spiegazioni.

Innanzitutto l’olio di menta piperita contiene composti monoterpenici, come il mentolo, che bloccano i canali del calcio nella muscolatura liscia, producendo così effetti antispasmodici sul tratto gastrointestinale[4]. Ciò spiega, almeno in parte, la capacità della menta di ridurre il dolore addominale, la stipsi e il gonfiore. La sua capacità di rilassare la muscolatura liscia, infatti, può ridurre le contrazioni addominali responsabili del mal di pancia, favorire l’evacuazione e l’eliminazione del gas intestinale.

Inoltre un interessante studio australiano ha mostrato come il mentolo sia in grado di ridurre l’ipersensibilità viscerale tipica dei pazienti con IBS. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che alte concentrazioni di mentolo eccitano un particolare canale antidolorifico (TRPM8), che fa sì che le fibre sensibili al dolore nell’intestino diventino temporaneamente meno sensibili[5]. In altre parole il mentolo svolgerebbe una transitoria attività anestetica sulle pareti intestinali.

Infine l’olio di menta piperita possiede proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, antiossidanti e immunomodulanti, che possono essere tutte rilevanti per il trattamento dell’IBS. Nella fisiopatologia della sindrome dell’intestino irritabile, infatti, è noto il ruolo patolgico giocato dall’infiammazione cronica di basso grado e dall’attivazione immunitaria.

Come assumere l’olio di menta piperita?

La menta piperita può essere assunta sotto forma di tisana o di capsule orali. Tuttavia, se si utilizza la menta per una condizione medica, è preferibile scegliere le capsule di olio di menta, poiché garantiscono una maggiore efficacia derivante dalla standardizzazione di qualità e quantità della menta utilizzata. È preferibile, inoltre, scegliere capsule con rivestimento enterico, che fanno si che l’olio di menta sia rilasciato nell’intestino e non nello stomaco.

Va notato, inoltre, che l’olio di menta si è rivelato efficace per i sintomi dell’IBS quando utilizzato quotidianamente, per periodi di 4 settimane. Esso dovrebbe quindi essere assunto in modo continuativo, poiché potrebbe non essere efficace se assunto solo al bisogno.

Infine il dosaggio varia tra adulti e bambini. Negli adulti si consiglia l’assunzione di una dose da 0,2 ml a 0,4 ml di olio di menta piperita 3 volte al giorno, mentre nei bambini sotto i 45kg è consigliabile una dose di 0.1ml 3 volte al giorno[6]

Colon irritabile e menta piperita: effetti collaterali

L’utilizzo dell’olio di menta piperita è sicuro e ben tollerato. Tuttavia un suo uso eccessivo o prolungato e/o in soggetti sensibili potrebbe dare alcuni effetti collaterali minori, come il bruciore di stomaco e il prurito anale. Più raramente l’olio di menta può invece avere effetti collaterali più seri[7], come:

  • eruzione cutanea pruriginosa e diffusa;
  • battito cardiaco lento (bradicardia);
  • tremori muscolari;
  • vertigini (può succedere in caso di assunzione concomitante di alcol);
  • nausea;
  • vomito;
  • secchezza delle fauci;
  • grave reazione allergica (molto rara).

Menta: controindicazioni

La maggior parte degli adulti e dei bambini può assumere capsule di olio di menta piperita per la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Tuttavia la sua assunzione è controindicata quando si ha una delle seguenti condizioni[67]:

  • ernia iatale (diminuisce il tono dello sfintere esofageo);
  • reflusso gastroesofageo;
  • disturbi renali, come l’insufficienza renale e la nefrite interstiziale;
  • calcoli biliari;
  • gravidanza;
  • sanguinamento vaginale;
  • difficoltà o dolore durante la minzione;
  • colite ulcerosa;
  • grave costipazione;
  • precedenti reazioni allergiche all’olio di menta piperita.

Inoltre il consumo eccessivo o prolungato di olio di menta potrebbe interferire con il metabolismo di alcuni farmaci, aumentandone il livello plasmatico. Le possibili interazioni farmacologiche includono i seguenti medicinali[89]:

  • amitriptilina;
  • ciclosporina;
  • aloperidolo;
  • simvastatina;
  • felodipina.

Sulla base dei possibili effetti collaterali e delle controindicazioni delle menta piperita è sempre raccomandabile consultare sempre il proprio medico prima di assumere un integratore a base di olio di menta, soprattutto se si hanno altre patologie o se si assumono farmaci.

Bibliografia
Prof. Ludovico Abenavoli
Prof. Ludovico Abenavoli
Professore associato di Malattie dell’Apparato Digerente - Dipartimento Scienze della Salute, Università “Magna Graecia” di Catanzaro - A.O.U. Renato Dulbecco di Catanzaro

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