mercoledì, Maggio 1, 2024
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Cucinare con l’acqua di mare: è sicuro?

L’acqua di mare, con la sua maestosa estensione e il suo fascino naturale, potrebbe sembrare una risorsa inesauribile. Tuttavia, dietro la bellezza dell’oceano si celano pericoli nascosti che vanno al di là della superficie. Negli ultimi tempi, video virali di persone che usano acqua di mare per cucinare e condire cibi hanno attirato l’attenzione, ma è essenziale comprendere perché questa pratica è profondamente rischiosa. Esaminiamo da vicino le ragioni per cui cucinare con l’acqua di mare non è sicuro.

Contaminazione da sostanze Inquinanti

L’immagine idilliaca di acque cristalline è spesso lontana dalla realtà nelle aree costiere (non solo), in quelle con alta concentrazione di barche o prossime all’immissione dei fiumi in mare. L’acqua di mare in queste zone può infatti essere contaminata da idrocarburi e altre pericolose sostanze inquinanti rilasciate dalle imbarcazioni o dagli scarichi industriali trasportati dai fiumi in mare. Queste sostanze non sono solo dannose per l’ambiente marino, ma anche per la salute umana[1]. Consumare alimenti immersi in queste acque significa introdurre sostanze tossiche nel nostro organismo.

Presenza di batteri e patogeni

Le acque marine ospitano una vasta gamma di microbi, alcuni dei quali sono pericolosi per gli esseri umani. L’Escherichia coli e altri batteri fecali, ad esempio, sono presenti in quantità elevate nelle acque vicine alle imbarcazioni che, è utile ricordare, scaricano direttamente in mare. Questi batteri possono inoltre essere immessi in mare dai fiumi, che possono trasportare acque reflue non sufficientemente depurate. Basti pensare ai divieti di balneazione che scattano quando i livelli di questi batteri superano una certa soglia, dimostrando quanto siano pericolosi per la salute umana.

Rischio di malattie

La contaminazione delle acque marine può scatenare una serie di malattie, da gastroenteriti ed eruzioni cutanee a condizioni più gravi come la febbre tifoide e la meningoencefalite. La salmonellosi e altre infezioni intestinali, ad esempio, sono una minaccia tangibile per coloro che consumano cibi immersi in acqua di mare. Vale la pena ricordare, inoltre, che alcune infezioni possono essere potenzialmente letali. Il Vibrio Vulnificus, un batterio per fortuna raro nel Mar Mediterraneo ma in crescita negli oceani a causa del riscaldamento climatico, può infatti causare ulcerazioni dei tessuti talmente gravi da poter portare alla morte[2].

Presenza di alghe tossiche e sostanze irritanti

L’ambiente marino è ricco di vita, ma alcune di queste forme di vita producono sostanze tossiche che possono causare gravi danni alla salute umana. Alghe tossiche e sostanze secrete da altri organismi marini possono causare irritazioni, intossicazioni e reazioni avverse se consumate.

Alta concentrazione di sale

Uno dei rischi più noti dell’acqua di mare è la sua elevata concentrazione di sale. L’acqua marina ha una salinità considerevole, specialmente nei bacini chiusi come il Mediterraneo. L’alto contenuto di sale può quindi portare a un eccesso di sodio nel corpo umano (ipernatremia) che, richiedendo acqua per poter essere eliminato (è questa la ragione per la quale si è assetati quando si mangia salato), può causare problemi di disidratazione e diversi altri disturbi in grado di compromettere il normale funzionamento dell’organismo. Vale la pena ricordare, infatti, che i reni umani possono produrre urina con un livello di salinità minore di quello dell’acqua di mare. Ciò significa che se bevessimo acqua di mare, avremmo bisogno di urinare più acqua di quella effettivamente bevuta. In questa situazione estrema si finirebbe con il morire a causa della disidratazione[3].

Conclusioni

In conclusione, il romanticismo dell’acqua di mare non dovrebbe farci dimenticare i pericoli sotterranei che essa rappresenta per la salute umana. Mentre alcune tradizioni potrebbero aver coinvolto l’uso dell’acqua di mare nella preparazione dei cibi, è fondamentale riconoscere che la nostra comprensione della sicurezza alimentare è cresciuta notevolmente. La contaminazione da inquinanti, batteri, patogeni e sostanze tossiche rende l’acqua di mare inadatta al consumo umano. L’incoscienza nel consumare cibi immersi in acqua di mare potrebbe avere conseguenze gravi per la salute. Quindi, la prossima volta che ci verrà la tentazione di imitare una pratica come quella di immergere cibi nell’acqua di mare, ricordiamoci dei pericoli che essa comporta e optiamo per alternative più sicure per il nostro benessere. Vale la pena ricordare, infatti, che esistono in commercio acque di mare adatte per l’uso alimentare, sicure dal punto di vista microbico e di inquinanti, ricche di minerali ma, in ogni caso, con un elevato livello di sodio. Il loro utilizzo dovrebbe quindi essere sempre moderato, soprattutto nelle persone che soffrono di ipertensione.

Bibliografia

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Prof. Ludovico Abenavoli
Prof. Ludovico Abenavoli
Professore associato di Malattie dell’Apparato Digerente - Dipartimento Scienze della Salute, Università “Magna Graecia” di Catanzaro - A.O.U. Renato Dulbecco di Catanzaro

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