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Colon irritabile e reflusso

La sindrome dell’intestino irritabile (o irritable bowel syndrome – IBS) e la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sono condizioni che interessano distretti corporei diversi: l’una riguarda l’intestino, l’altra l’esofago. Tuttavia spesso esse si presentano insieme. Diversi studi, infatti, hanno evidenziato una forte correlazione tra il colon irritabile e il reflusso gastroesofageo. Uno studio condotto su oltre 6000 persone ha infatti evidenziato che il 63% dei soggetti con diagnosi di intestino irritabile presentava anche sintomi di reflusso gastroesofageo. La ricerca ha anche mostrato che la presenza concomitante di MRGE e IBS, riscontrata maggiormente tra le donne, peggiorava i sintomi di entrambi i disturbi[1]. In un altro studio, pubblicato su American Journal of Gastroenterology, è emerso inoltre che le probabilità di avere sintomi di MRGE erano 4 volte superiori per le persone affette da IBS rispetto a quelle che ne soffrivano[2].

Reflusso e intestino irritabile: i sintomi

La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo cronico, con manifestazioni prevalentemente intestinali. I suo sintomi possono includere:

  • dolore addominale;
  • crampi;
  • gonfiore;
  • costipazione;
  • diarrea;
  • senso di evacuazione incompleta;
  • urgenza defecatoria.

La malattia da reflusso gastroesofageo è una disturbo che si verifica quando il contenuto gastrico risale nell’esofago a causa di un malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore. I sintomi principali della GERD sono:

  • bruciore di stomaco;
  • dispepsia;
  • difficoltà di deglutizione;
  • bruciore retrosternale;
  • sintomi laringofaringei;
  • sapore amaro in bocca.

In genere i sintomi della GERD sono persistenti e richiedono un intervento farmacologico e opportuni cambiamenti dello stile di vita e della dieta.

Relazione tra reflusso e colon irritabile

L’associazione tra la malattia da reflusso e la sindrome dell’intestino irritabile suggerisce che alla base dei due disturbi possano esserci meccanismi fisiopatologici comuni. Tuttavia essi non ancora sono stati pienamente compresi e la loro natura rimane solo ipotetica.

Una prima ipotesi è che i pazienti affetti da MRGE e IBS abbiano un deficit della funzionalità muscolare del tratto gastrointestinale. In particolare, una scarsa coordinazione dei muscoli che rivestono esofago, stomaco e intestino sarebbe alla base dei sintomi sia del reflusso sia del colon irritabile. Il deficit muscolare potrebbe infatti essere la causa di un’anomala motilità gastrointestinale, responsabile sia del reflusso del contenuto gastrico verso l’esofago sia dell’alterato transito delle feci nell’intestino.

Un’ulteriore spiegazione è che i soggetti affetti da MRGE e IBS abbiano una maggiore sensibilità del sistema digestivo. Essi sarebbero cioè affetti da ipersensibilità viscerale, una condizione caratterizzata da un’aumentata percezione del dolore a carico delle pareti delle vie digerenti. In questo caso i sintomi dei due disturbi come il dolore addominale, il gonfiore e il bruciore dipenderebbero da un esofago e da un intestino ipersensibili.

Quest’ultima ipotesi potrebbe essere supportata dal fatto che alcuni casi di IBS e di pirosi funzionale rispondono positivamente alla terapia con antidepressivi. L’efficacia terapeutica degli antidepressivi, infatti, è dovuta prevalentemente al loro effetto analgesico sulle pareti esofagee e intestinali. Vale la pena notare, inoltre, che i casi di pirosi funzionale tendono a essere più frequenti tra le donne così come quelli in cui IBS e MRGE sono concomitanti. Ciò suggerisce che l’apparente relazione tra reflusso e colon irritabile potrebbe sottendere in realtà un legame tra colon irritabile e pirosi funzionale, la cui matrice comune è l’ipersensibilità viscerale.

Il reflusso provoca diarrea?

Il reflusso di per sé non provoca diarrea. Tuttavia la MRGE può associarsi alla sindrome del colon irritabile, che frequentemente causa diarrea. L’apparente relazione tra bruciore di stomaco, reflusso e diarrea è quindi dovuta alla ricorrente concomitanza dei due disturbi, che però non sono causa l’uno dell’altro, ma potrebbero avere comuni meccanismi fisiopatologici.

Reflusso e colon irritabile: dieta

Alcuni studi suggeriscono che seguire una dieta a basso contenuto di FODMAP aiuti a migliorare i sintomi dell’IBS. I FODMAP sono carboidrati a catena corta, difficilmente assorbibili dall’intestino tenue. Per questa ragione la loro eliminazione o riduzione nella dieta migliora i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. Una revisione pubblicata sulla rivista Gastroenterology & Hepatology ha rilevato che dal 50 all’86% delle persone con IBS mostra un miglioramento dei sintomi con una dieta a basso contenuto di FODMAP[3].

Le principali fonti alimentari di FODMAP sono:

  • Oligosaccaridi: frumento, segale, legumi e vari frutti e verdure, come aglio e cipolle.
  • Disaccaridi: latticini ricchi in lattosio come latte e formaggi a pasta morbida.
  • Monosaccaridi: frutti ricchi in fruttosio come come fichi, mango e dolcificanti come miele.
  • Polioli: dolcificanti come sorbitolo, xilitolo, mannitolo.

I carboidrati FODMAP, inoltre, sembrerebbero peggiorare anche i sintomi del reflusso. In uno studio, infatti, l’assunzione di un tipo di FODMAP, i fruttosani, ha diminuito il tono dello sfintere esofageo, aumentando così gli episodi di reflusso[4]. Una dieta a basso contenuto di FODMAP potrebbe quindi migliorare anche i sintomi della MRGE. Tuttavia sono necessari ulteriori studi prima di poter raccomandare una dieta low-FODMAP nei pazienti affetti da reflusso gastroesofageo.

Bibliografia
Prof. Ludovico Abenavoli
Prof. Ludovico Abenavoli
Professore associato di Malattie dell’Apparato Digerente - Dipartimento Scienze della Salute, Università “Magna Graecia” di Catanzaro - A.O.U. Renato Dulbecco di Catanzaro

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