giovedì, Giugno 8, 2023
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Reflusso e respirazione diaframmatica

Imparare la respirazione diaframmatica migliora i sintomi del reflusso gastroesofageo. È questa la conclusione di diversi studi scientifici, secondo cui la pratica della respirazione addominale può ridurre gli episodi di reflusso e i sintomi ad esso associati.

Uno studio sperimentale ha reclutato 36 pazienti che presentavano un’eccessiva eruttazione ed erano refrattari alla terapia con gli inibitori di pompa. Di questi, 15 soggetti hanno praticato la respirazione addominale una volta alla settimana per 4 settimane. Gli altri soggetti hanno invece iniziato gli esercizi di respirazione in un secondo momento, così da poter essere utilizzati come gruppo di controllo. Sorprendentemente l’80% dei pazienti che avevano praticato la respirazione diaframmatica ha avuto un miglioramento dell’eruttazione e dei sintomi del reflusso, rispetto al solo 19% dei pazienti in attesa di ricevere il training. Inoltre il 73% di tutti i pazienti, una volta completato l’addestramento, è riuscito a sospendere la terapia con gli inibitori di pompa protonica. I benefici sono durati fino a 4 mesi dopo l’intervento.

Un ulteriore studio sperimentale condotto su 19 pazienti ha invece dimostrato come la pratica della respirazione diaframmatica riesca a ridurre il livello di acidità gastrica. Inoltre se i pazienti continuano nel tempo gli esercizi, gli effetti sulla riduzione dell’acidità sono duraturi, arrivando almeno fino a 9 mesi dall’intervento.

Infine un recente studio pubblicato sul The American Journal of Gastroenterology ha rilevato come la respirazione diaframmatica sia in grado di ridurre gli episodi di reflusso dopo i pasti, incoraggiando la ricerca sulla respirazione addominale come cura per il reflusso gastroesofageo.

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Perchè la respirazione diaframmatica migliora il reflusso?

L’esofago è connesso allo stomaco da un piccolo anello di fibre muscolari, il cosiddetto sfintere esofageo. Generalmente lo sfintere si apre quando ingoiamo il cibo, per poi richiudersi saldamente, così da evitare la risalita di acido verso l’esofago.

Il diaframma, a sua volta, è un grande muscolo respiratorio, che esercita pressione attorno all’esofago, nella stessa area dello sfintere esofageo. Similmente ad ogni altro muscolo, il suo allenamento ne permette il rafforzamento. Così la pratica della respirazione addominale, rafforza il diaframma che, a sua volta, sostiene la chiusura dello sfintere esofageo. Più forte è il diaframma, più chiuso è lo sfintere esofageo, minore sarà il reflusso.

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Come si respira con il diaframma?

Di seguito riportiamo un video su come respirare con il diaframma. La tecnica di respirazione illustrata può essere utilizzata come respirazione anti-reflusso.

Respirazione diaframmatica e reflusso: controindicazioni

La respirazione diaframmatica può aiutare non solo con il reflusso. Imparare a respirare con la pancia ha dimostrato di essere utile nei pazienti con:

  • ipertensione;
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva;
  • asma;
  • ipertensione;
  • insufficienza cardiaca;
  • depressione e ansia;
  • sintomi della menopausa come vampate e insonnia;
  • gestione del dolore.

Gli esercizi di respirazione diaframmatica sono sicuri e non hanno particolari controindicazioni se effettuati in modo corretto. Tuttavia è necessario evidenziare che respiri troppo profondi, veloci e ripetuti possono causare iperventilazione. In quest’ultimo caso è possibile avvertire sonnolenza, stordimento, capogiri, formicolio alle mani, viso e piedi. Inoltre l’ipervenitilazione può innescare e aggravare gli stati d’ansia. Alla luce di ciò è bene ricordare che la pratica della respirazione deve svolgersi correttamente, senza esagerazioni in termini di profondità, ritmo e frequenza della respirazione. I respiri devono essere ampi e lenti, ripetuti occasionalmente lungo l’arco della giornata e non ossessivamente.

Redazione Gastroprotezione.it
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