La malattia da reflusso gastroesofageo insorge quando le pareti dell’esofago sono esposte ripetutamente e prolungatamente all’acido gastrico. Generalmente lo sfintere esofageo, cioè la valvola che connette l’esofago allo stomaco, impedisce all’acido di risalire verso l’esofago. Talvolta però lo sfintere non riesce a contenere il volume acido dello stomaco; i succhi gastrici risalgono così verso l’esofago che, privo di un’adeguata protezione, subisce l’effetto irritante dell’acido. La cura del reflusso mira quindi a limitare l’esposizione dell’esofago all’acido, riducendo la produzione di succhi gastrici, proteggendo la mucosa esofagea e accelerando lo svuotamento gastrico. I farmaci che assolvono tali funzioni sono i gastroprotettori (omeprazolo, etc.), i citoprotettori (sucralfato, etc.) e i procinetici (domperidone, etc.). Tuttavia le stesse attività possono essere svolte, almeno in parte, anche da alcune sostanze naturali. In questo articolo ci occuperemo dei gastroprotettori naturali per il reflusso, evidenziando i principi naturali maggiormente supportati dall’evidenza scientifica e i più efficaci rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo.
![]() Quali sono i farmaci per il reflusso gastroesofageo? |
Reflusso gastroesofageo: rimedi naturali
Gastroprotettore naturale per reflusso
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha rivelato come diverse sostanze disponibili in natura possano essere utilizzate come un’efficace cura naturale per il reflusso gastroesofageo. I gastroprotettori naturali, infatti, assolvono le funzioni dei farmaci convenzionali, seppur con effetti di minore intensità. In altre parole una singola sostanza naturale può avere contemporaneamente effetti antisecretivi, protettivi e procinetici, ma in misura tendenzialmente inferiore rispetto a quelli dei medicinali corrispondenti. I gastroprotettori naturali possono quindi essere degli utili rimedi naturali per l’esofagite da reflusso, con un ampio spettro d’azione, dai minori effetti collaterali.
In linea generale i gastroprotettori naturali possono essere distinti in base alla loro funzione principale in antisecretivi, citoprotettivi e procinetici. Tuttavia, come summenzionato, è utile ricordare come spesso essi abbiano più di una funzione.
Gastroprotettore naturale per reflusso: l’antisecretivo
Il gastroprotettore naturale anatisecretivo inibisce la produzione di acido con un meccanismo simile a quello degli inibitori di pompa protonica o degli H2 antagonisti. Può essere considerato come un antiacido naturale. Appartengono a questo gruppo sostanze come:
- Melatonina: diversi studi hanno rivelato come alte concentrazioni di melatonina siano presenti nel tratto gastrointestinale. Qui la melatonina ha un effetto protettivo della mucosa esofagea: da un lato, infatti, essa inibisce la secrezione acida dello stomaco; dall’altro, invece, stimola il rilascio di gastrina che, a sua volta, aumenta la contrattilità dello sfintere esofageo, limitando il reflusso di acido. La melatonina è quindi un efficace protettore della mucosa esofagea, che in alcuni casi ha mostrato un’efficacia pari a quella degli IPP nel trattamento della GERD;
- Carrubo o Ceratonia siliqua: è un albero appartenente alla famiglia delle Caesalpiniaceae, il cui frutto è la carrube. Esso ha mostrato di diminuire i sintomi del reflusso gastroesofageo, diminuendo l’infiammazione e la secrezione acida, aumentando la produzione di muco gastrico e stimolando la contrazione tonica dello sfintere esofageo. Esso, inoltre, ha mostrato proprietà gastroprotettive e antiulcera, proteggendo la mucosa gastrica dall’esposizione all’etanolo, che è responsabile del danno gastrico derivante dal consumo di alcolici; inoltre la carrube ha dimostrato di diminuire i sintomi del reflusso nei bambini;
- Mirto o Myrtus communis: è una pianta appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, tipica della macchia mediterranea e diffusa in Sardegna e Corsica. Esso ha mostrato un efficacia simile a quella dell’omeprazolo nel ridurre i sintomi associati al reflusso;
- Cotogno o Cydonia oblonga: è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere Cydonia. Esso ha mostrato un’efficacia simile a quella della ranitidina, un noto H2 antagonista, nel ridurre i sintomi da reflusso in gravidanza. Inoltre il cotogno sembrerebbe continuare ad avere effetto anche dopo l’interruzione della sua somministrazione.
Gastroprotettore per reflusso: il citoprotettivo
I gastroprotettori naturali ad azione citoprotettiva proteggono meccanicamente la mucosa esofagea, isolandola dall’azione degli acidi gastrici. I rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo appartenenti a questo gruppo sono:
- Liquirizia. La radice di liquirizia è nota per la sua capacità di stimolare la produzione di muco sulle pareti dello stomaco, proteggendole dagli acidi gastrici. Essa potrebbe quindi svolgere una funzione protettiva anche per la mucosa esofagea. La liquirizia andrebbe assunta nella sua forma deglicirrizzata, cioè privata di glicirrizina; essa, infatti, può causare ipertensione e perdita di potassio;
- Alginati: sono sostanze estratte da alcuni tipi di alghe. A contatto con i succhi gastrici formano un gel viscoso che ha una duplice funzione. Da un lato esso aderisce alla mucosa esofagea, proteggendola dall’azione irritante dell’acido. Dall’altro la soluzione viscosa, “galleggiando” nello stomaco, impedisce la risalita dei succhi gastrici verso l’esofago. L’algina, infatti, è spesso utilizzata come un rimedio immediato per il reflusso;
- Olmo scivoloso: similmente agli alginati, l’estratto della corteccia di olmo, a contatto con i succhi gastrici, forma una soluzione viscosa. Essa protegge la mucosa esofagea dall’acido e ne impedisce le risalita verso l’esofago. La polvere di olmo scivoloso, infatti, è utilizzata come un antireflusso naturale.
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Gastroprotettore naturale per reflusso: il procinetico
I gastroprotettori naturali ad azione procinetica accelerano lo svuotamento gastrico. Essi riducono quindi la produzione di acido, necessario per la digestione del cibo. I rimedi naturali per l’esofagite da reflusso appartenenti a questo gruppo sono:
- Rikkunshito: è un complesso di sostanze naturali, approvato in Giappone come rimedio naturale per il trattamento di diversi disturbi gastrici. In particolare ha mostrato efficacia nel trattamento del reflusso gastroesofageo, del reflusso duodenogastroesofageo e nella dispepsia non ulcerativa. Le sue proprietà antireflusso sono dovute in particolare al suo documentato effetto procinetico; esso, inoltre, si è rivelato efficace nei casi di reflusso non erosivo resistenti all’utilizzo degli inibitori di pompa protonica;
- Zenzero: è utilizzato come rimedio naturale per dispepsia, gastrite, flatulenza, nausea da gravidanza e chemioterapia. Ha proprietà antinfiammatorie, antispastiche e anticoagulanti. I suoi effetti positivi per la salute gastrica sono dovuti alla sua documentata capacità di inibire la secrezione acida e al suo studiato effetto procinetico;
- Cardo o Cynara Cardunculus: è generalmente utilizzato per le sue proprietà epatoprotettive, antiemetiche, colagoghe e diuretiche. Esso ha inoltre effetti procinetici; in uno studio raondomizzato l’estratto di cardo associato a quello di zenzero ha mostrato la capacità di accelerare lo svuotamento gastrico, senza causare effetti collaterali significativi.
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Reflusso e respirazione
I rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo non si esauriscono solo nella dieta e nell’eventuale impiego dei gastroprotettori naturali. La ricerca scientifica ha infatti evidenziato come alcune pratiche rappresentino un’efficace cura naturale per il reflusso.
La respirazione diaframmatica, ad esempio, si è rivelata efficace nel miglioramento di sintomi del reflusso come l’acidità di stomaco e il bruciore retrosternale. Inoltre gli esercizi di respirazione addominale possono aiutare nella gestione dell’ansia, che spesso si accompagna al reflusso.
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Agopuntura e reflusso
L’agopuntura ha mostrato un’efficacia pari, in alcuni casi superiore, a quella della terapia farmacologica per il reflusso gastroesofageo. In alcuni studi clinici il suo effetto sul reflusso è stato paragonato a quello dell’omeprazolo o del pantoprazolo associato ad un procinetico. I miglioramenti, accertati con opportuni esami diagnostici, sono risultati significativi e duraturi nel tempo. Le tecniche di agopuntura hanno inoltre dimostrato di ridurre anche i livelli esofagei di bile, suggerendo un suo possibile utilizzo come rimedio naturale per il reflusso biliare. L’agopuntura potrebbe quindi esser un efficace rimedio naturale per il reflusso gastroesofageo.
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Ansia e reflusso
reflusso gastroesoafego si associa all’ansia. In questi casi la terapia cognitivo comportamentale (CBT) potrebbe essere d’aiuto sia nella gestione dell’ansia che nel miglioramento dei sintomi gastroesofagei. In uno studio, infatti, la CBT terapia cognitivo ha mostrato di migliorare anche i sintomi gastroesofagei, in particolare tra i pazienti che soffrivano di un’eccessiva eruttazione sopragastrica, una tipica somatizzazione dell’ansia.
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Rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo: la dieta
Uno dei più importanti rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo è la dieta. Una scelta ragionata degli alimenti, associata a buone abitudini alimentari, può infatti ridurre significativamente i sintomi del reflusso. È quindi necessario prestare attenzione al cosa mangiare, come mangiare e cosa evitare.
Cosa mangiare per calmare il reflusso
In caso di reflusso gastroesofageo, sono da preferire:
- cibi ipolipidici, cioè con pochi grassi, come pesce magro, carni magre e formaggi freschi; il basso contenuto di grassi, infatti, richiede una minore produzione di acido per la loro digestione;
- cibi con un basso apporto di carboidrati;
- cibi ricchi in fibre come ad esempio cuscus, riso integrale, fiocchi d’avena, verdure verdi, carote e barbabietole; il loro elevato livello di fibre permette di raggiungere più velocemente il senso di sazietà, evitando pasti eccessivi;
- alimenti alcalinizzanti, cioè a bassa acidità come cavoli, patate, finocchi e banane;
- cibi cotti attraverso cotture semplici come bollitura o cottura al vapore.
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Come mangiare per calmare il reflusso
In caso di reflusso gastroesofageo, è necessario osservare i seguenti comportamenti:
- consumare piccoli pasti in maniera frequente, osservando la regola dei 5 pasti distribuiti nell’arco della giornata;
- non saltare i pasti; è il miglior modo per evitare un eccessivo senso di fame prima del pasto;
- masticare bene il cibo; il bolo alimentare, se ben masticato, sarà digerito in minor tempo e con un minor volume di acido gastrico;
- consumare i pasti in un ambiente sereno, evitando situazioni emotivamente stressanti; i fattori di ordine psicologico possono influenzare negativamente la quantità di cibo ingerito, la velocità di masticazione e la motilità gastrica;
- mangiare almeno tre ore prima di coricarsi, in modo da evitare che la digestione sia ancora in atto quando si è in posizione distesa;
- cercare di rimanere in piedi dopo il pasto; se seduti, cercare di rimanere con il tronco in posizione il più possibile eretta.
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Cosa non mangiare per calmare il reflusso
In caso di reflusso gastroesofageo è opportuno evitare:
- cibi iperlipidici, cioè con un alto livelli di grassi. È quindi sconsigliabile mangiare carne grassa, latticini interi e cibi oleosi;
- pasti ad elevato contenuto di carboidrati;
- cibi fritti;
- alimenti affumicati;
- cibi acidi come pomodori, pompelmi, arance, limoni, ananas e lime;
- Aglio, cipolle e alimenti piccanti o speziati;
- alcolici;
- bevande gassate, che potrebbero distendere meccanicamente lo stomaco, stimolando la secrezione di acido;
- Cioccolato. Esso contiene una sostanza nota come metilxantina, che riduce il tono dello sfintere esofageo, favorendo il reflusso gastrico verso l’esofago;
- Caffè e tè. Entrambe contengono caffeina che diminuisce la pressione dello sfintere esofageo.
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Rimedi per il reflusso gastroesofageo: lo stile di vita
I sintomi del reflusso gastroesofageo possono ulteriormente migliorare adottando i seguenti suggerimenti:
- Smetti di fumare: il consumo di nicotina, infatti, stimola la secrezione acida e rilassa lo sfintere esofageo;
- Perdi peso: l’essere in sovrappeso, soprattutto se l’adiposità è localizzata nel ventre, aumenta la pressione sullo stomaco, favorendo meccanicamente la risalita dei succhi gastrici verso l’esofago;
- Alza la testiera del letto di circa 15 cm; la posizione supina, infatti, favorisce il reflusso. L’utilizzo di un doppio cuscino può essere utile, ma non di rado crea dolore cervicale; un alternativa è quella di ridurre l’altezza (tagliandoli) dei due piedi inferiori del letto, ovvero aumentare l’altezza dei due piedi superiori. In entrambi i modi è possibile aumentare l’inclinazione del letto, mantenendo una posizione cervicale neutra durante il riposo.
In sintesi i rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo sono:
- gastroprotettori naturali:
- melatonina;
- carrubo;
- mirto;
- cotogno;
- liquirizia;
- alginati;
- olmo scivoloso;
- Rikkunshito;
- zenzero;
- cardo.
- terapie complementari:
- respirazione diaframmatica;
- agopuntura;
- terapia cognitivo comportamentale.
- dieta:
- riduci il consumo di cibi grassi e/o con un alto contenuto di carboidrati;
- evita bevande gassate, il caffè e la cioccolata;
- limita il consumo dei cibi acidi come agrumi e pomodori.
- stile di vitae abitudini:
- riduci il tuo peso;
- smetti di fumare;
- fai 5 pasti al giorno;
- mantieni la posizione eretta dopo i pasti;
- alza la testiera del letto;
- dormi sul fianco sinistro.