mercoledì, Giugno 7, 2023
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Gastrite: i rimedi naturali


  La gastrite: cos’è e sintomi

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica. Generalmente la mucosa resiste efficacemente all’insulto acido. Tuttavia può accadere che le sue difese si riducano, esponendo le pareti dello stomaco all’azione irritante dei succhi gastrici. Gli acidi causano così l’infiammazione della mucosa, con la comparsa dei sintomi caratteristici della gastrite, come:

  • bruciore di stomaco
  • sensazione di pienezza dopo i pasti;
  • difficoltà di digestione;
  • alitosi;
  • bocca amara;
  • eruttazione e flatulenza
  • nausea o vomito;
  • dolore gastrico.

  Rimedi naturali per la gastrite: i gastroprotettori naturali

Generalmente i gastroprotettori naturali, a differenza dei farmaci gastroprotettori, hanno uno spettro d’azione più ampio a fronte di effetti di minore intensità. In altre parole i rimedi naturali agiscono su più aspetti della gastrite, seppur con minore intensità rispetto ai farmaci convenzionali. Tuttavia la sinergia tra i diversi effetti e la minore incidenza di reazioni avverse, rendono le cure naturali un validissimo rimedio per la gastrite.

I gastroprotettori naturali possono essere d’aiuto nel:

  • ridurre l’infiammazione gastrica;
  • proteggere la mucosa;
  • riepitelizzare le pareti dello stomaco;
  • inibire la proliferazione batterica, in particolare dell’Helicobacter Pylori.

Gastroprotettori naturali per la gastrite

Di seguito riportiamo alcuni dei rimedi naturali per la gastrite apparteneneti ai gastroprotettori naturali.

Pero coreano

Nella medicina tradizionale asiatica ll pero coreano o Pyrus ussuriensis Maxim è stato usato per centinaia di anni come rimedio naturale per l’asma, la tosse e la dermatite atopica. Esso possiede proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antiatopiche. Un recente studio del 2021, inoltre, ha evidenziato i suoi effetti protettivi contro la gastrite in ratti esposti ad etanolo, un potente agente erosivo e ulcerogeno. In particolare l’estratto di pero coreano, ad un dosaggio di 250-500mg, ha mostrato effetti citoprotettivi e riparativi della mucosa gastrica. Il pero coreano è quindi indicato come una valida cura naturale per la gastrite, con effetti preventivi e curativi.

Flavonoidi

I flavonoidi, come l’epigallocatechina del tè verde o la miricetina, potenziano le difese della barriera mucosa, favorendo il rilascio di muco e bicarbonato. Essi, inoltre, riducono la produzione di acido, agendo sulla pompa a protoni e sui livelli d’istamina, con un meccanismo simile a quello degli IPP e degli H2 antagonisti. Nondimeno hanno mostrato proprietà anti Heicobacter Pylory, migliorando l’efficacia della terapia convenzionale di eradicazione. I flavonoidi curano quindi più aspetti dell’infimammazione gastrica, ponendosi come eccellenti rimedi naturali per la gastrite.

Finocchio

L’estratto di finocchio ha proprietà carminative e lassative. Esso, infatti, è utilizzato per la stitichezza e il meteorismo. Il finocchio, inoltre, ha mostrato uno spiccato effetto gastroprotettivo. In uno studio su animali il suo estratto è stato comparato all’efficacia protettiva della famotidina, un noto gastroprotettore appartenente al gruppo degli H2 antagonisti. I ratti, divisi in due gruppi, sono stati trattati o con estratto di finocchio o con famotidina. Ad essi è stato poi somministrato etanolo. Inaspettatamente, i topi che avevano assunto finocchio al dosaggio di 300mg hanno avuto una maggiore protezione da lesioni gastriche rispetto a quelli trattati con famotidina. Ciò suggerisce come il finocchio sia un gastroprotettore naturale, in grado di proteggere e curare la gastrite.

Altea

L’altea è una pianta perenne originaria dell’Asia, dell’Europa e degli Stati Uniti. Nella medicina tradizionale le radici, i fiori e le foglie della pianta sono usati per trattare disturbi delle vie respiratorie e digestive. Le sue proprietà medicinali sono dovute prevalentemente al suo elevato contenuto di mucillagini e polisaccaridi, che esercitano un’attività lenitiva per la mucose gastroesofagee e delle vie aeree. Uno studio, inoltre, ha rivelato come l’estratto acquoso di altea stimoli le cellule epiteliali delle mucose, favorendo la guarigione e la rigenerazione delle mucose lesionate. L’altea è quindi indicata come un efficace rimedio naturale per la gastrite.

Rafano

Il rafano o Moringa Olifera è una pianta appartenente alla famiglia delle Moringaceae, originaria di India e Pakistan e oggi diffusa in buona parte della fascia tropicale ed equatoriale del pianeta. Nella medicina tradizionale è utilizzata per i suoi effetti analgesici, antinfiammatori, antitumorali, cardioprotettivi e epatoprotettivi. Il rafano, inoltre, ha mostrato proprietà antiulcera. In uno studio su ratti albini la somministrazione di un estratto di corteccia e radice di rafano, in associazione a omeprazolo, ha protetto significativamente gli animali dallo sviluppo di lesioni ulcerose. I suoi effetti gastroprotettivi sono dovuti alla capacità del rafano di inibire la secrezione di acido, contrastare l’Helicobacter Pylori e aumentare le difese della mucosa gastrica. Il rafano può quindi essere indicato per curare la gastrite e evitare la sua possibile degenerazione in ulcera.

Cassia Sieberiana

La Cassia Sieberiana appartiene alla famiglia delle Caesalpiniaceae. È diffusa in Senegal, Nigeria e Africa orientale. Alcune parti della pianta sono usate per curare febbre, ittero, dolori, gonorrea ed emorroidi. Le radici di questa pianta sono comunemente utilizzate come fitoterapici per il trattamento di disturbi dello stomaco, tra cui indigestione, mal di stomaco e ulcera. Uno studio, infatti, ha evidenziato come l’estratto di Cassia Sieberiana abbia importanti proprietà antiossidanti e, soprattutto, stimoli la sintesi di prostaglandine, sostanze citoprotettive della mucosa gastrica, utili per curare naturalmente la gastrite.

Corchorus olitorious

Il Corchorus olitorius o Malva da Iuta è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Malvaceae. È nota per le sue proprietà anticonvulsive, lassative e pro-fertilità. Essa ha inoltre una spiccata capacità protettiva della mucosa gastrica. In uno studio effettuato su cavie di laboratorio esposte a etanolo, la molecola responsabile del danno gastrico da alcolici, il Corchorus è riuscito a mantenere integra la barriera mucosa dello stomaco. La Malva da Iuta può quindi essere un efficace rimedio naturale per la gastrite, utile per la sua prevenzione e per evitarne la sua degenerazione.

Carrubo

Il Carrubo o Ceratonia siliqua è un albero appartenente alla famiglia delle Caesalpiniaceae, il cui frutto è la carrube. L’estratto di carrube diminuisce l’infiammazione dello stomaco, riduce la secrezione di acido e stimola la produzione di muco gastrico. Similmente alla Malva da Iuta, ha mostrato proprietà antiulcera, proteggendo la mucosa dall’esposizione all’etanolo.

Mirto

Il Mirto o Myrtus communis è una pianta appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, tipica della macchia mediterranea. Il suo estratto liofilizzato ha mostrato un’efficacia simile a quella dell’omeprazolo nella riduzione della secrezione acida.

Cecropia

La Cecropia glaziovii Sneth è una pianta appartenente alla famiglia delle Cecropiaceae, diffusa in America latina. È nota per i suoi effetti ipotensivi, diuretici, cardiotonici e antinfiammatori. A livello gastrico ha mostrato la capacità inibire la secrezione di acido, disattivando la pompa a protoni; la Cecropia, inoltre, ha interessanti proprietà antiulcera, che la rendono una cura naturale utile a prevenire la degenerazione della gastrite.

Liquirizia

L’estratto della radice di liquirizia favorisce la produzione di muco sulle pareti dello stomaco, potenziando le difese della mucosa e favorendone la riepitelizzazione. Esso, inoltre, ha mostrato proprietà anti Helicobacter Pylori, simili a quelle del bismuto colloidale, un farmaco utilizzato per l’eradicazione dell’H. Pylori.

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  Rimedi naturali per la gastrite: la dieta

Uno dei rimedi naturali imprescindibili per la cura della gastrite è la dieta. Non c’è gastroprotettore, infatti, che possa curarla, se non si presta attenzione alla dieta. È fondamentale quindi scegliere attentamente cosa mangiare, cosa evitare e come mangiare.

Gastrite: cosa mangiare

In caso di gastrite, sono da preferire:

  • cibi a basso contenuto di grassi, come pesce magro, carni magre e formaggi freschi;
  • alimenti con un basso contenuto di carboidrati;
  • cibi con un elevato livello di fibre come ad esempio riso integrale, cuscus, fiocchi d’avena, e verdure verdi;
  • alimenti a bassa acidità come cavoli, patate e finocchi;
  • cibi cotti attraverso cotture semplici come bollitura o cottura al vapore.
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Gastrite: cosa non mangiare

In caso di gastrite è opportuno evitare:

  • cibi con un alto livelli di grassi come carne grassa, latticini interi e cibi oleosi;
  • alimenti con un elevato contenuto di carboidrati;
  • cibi fritti;
  • alimenti affumicati;
  • cibi acidi come pomodori, pompelmi, arance, limoni, ananas e lime;
  • alimenti piccanti o speziati;
  • alcolici;
  • bevande gassate.

Gastrite: come mangiare

In caso di gastrite, è necessario osservare i seguenti comportamenti:

  • consumare piccoli pasti in maniera frequente; l’intero apporto calorico quotidiano dovrebbe essere distribuito in 5 pasti nell’arco della giornata, prestando attenzione a non saltare nessun pasto;
  • masticare bene il cibo;
  • consumare i pasti in un ambiente sereno, evitando situazioni emotivamente stressanti; lo stress, infatti, può indurre al consumo di una quantità maggiore di cibo, consumato più velocemente e ad una maggiore tensione gastrica; tali fattori possono essere aggravare la gastrite, soprattuto in caso di gastrite nervosa o psicosomatica.
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Redazione Gastroprotezione.it
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