venerdì, Dicembre 6, 2024
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Ulcera da stress

L’ulcera da stress è una lesione della mucosa del tratto digerente, che si sviluppa in seguito ad uno stress acuto, come quello causato da una patologia o da un grave shock fisico. Essa, infatti, può insorgere dopo un’ustione estesa o un trauma cranico. In questi casi si parla, rispettivamente, di ulcera di Curling e ulcera di Cushing.

L’ulcera da stress può avere gradi diversi. In alcuni casi le erosioni sono superficiali e asintomatiche, con sanguinamento occulto. In altri, invece, le lesioni sono profonde, sintomatiche e con sanguinamento manifesto. Generalmente interessano il corpo e il fondo dello stomaco, ma compaiono, seppur con minor frequenza, anche nell’antro gastrico, nel duodeno e nell’esofago[1].

Ulcere da stress: cause

Le cause primarie dell’ulcera da stress sono[1]:

  • ustioni estese che interessano più del 30% del corpo;
  • traumi cranici;
  • patologie gravi, come i tumori cerebrali.

Le cause secondarie che concorrono all’insorgenza dell’ulcera da stress sono[234]:

  • Ventilazione meccanica per più di 48 ore;
  • bassa coagulazione;
  • shock settico;
  • utilizzo di farmaci vasopressori (adrenalina, noradranlina, etc.);
  • uso di corticosteroidi ad alto dosaggio (più di 250mg al giorno);
  • insufficienza epatica, renale o multiorgano;
  • storia pregressa di sanguinamento gastrointestinale nell’ultimo anno;
  • mancanza di adeguata disinfezione nelle unità di terapia intensiva.

Ulcera da stress: sintomi

I sintomi dell’ulcera da stress possono essere[2]:

  • vomito caffeano, in cui il colore e la consistenza del vomito ricordano i fondi del caffe. Tale particolarità indica presenza di sanguinamento nel tratto gastrointestinale superiore;
  • ematemesi, che indica la condizione in cui si vomita sangue. Il colore del rigurgito è rosso brillante o scuro;
  • melena, cioè la presenza di sangue nelle feci;
  • dolore addominale;
  • nausea;
  • ipotensione ortostatica, che si sviluppa solo nei casi di grave emorragia.

Diagnosi differenziale

I sintomi appena elencati non sono esclusivi dell’ulcera da stress. Essi, infatti, potrebbero indicare la presenza di una patologia diversa, come[2]:

  • Enzimi digestivi

    Gli enzimi digestivi sono sostanze proteiche che aiutano a digerire il cibo. I macronutrienti, infatti, sono troppo grandi per poter essere assorbiti dall’organismo. Essi devono quindi essere scomposti in molecole più piccole, assimilabili dal corpo. Le proteine, ad esempio, sono scomposte nei loro singoli aminoacidi; i carboidrati complessi sono degradati in zuccheri semplici e i…

  • Malattia di Crohn e microbiota intestinale

    Qual è il ruolo del microbiota intestinale nella malattia di Crohn? La causa precisa dell’insorgenza della malattia di Crohn non è ancora nota. Giocano un ruolo chiave sicuramente la predisposizione familiare, lo stile di vita (in particolare una dieta modello americano ricca di grassi, carni rosse, cibi preconfezionati e povera di frutta e verdura), la…

Ulcera da stress: cura

Le cure farmacologiche per le ulcere da stress prevedono l’utilizzo di:

  • inibitori di pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo, etc.);
  • H2 antagonsti (ranitidina, famotidina, etc.);
  • farmaci anti-ulcera come il sucralfato.

Gli inibitori di pompa protonica sono considerati superiori agli H2 antagonisti nel prevenire le ulcere da stress in pazienti affetti da gravi patologie.

In caso di ulcera sanguinante è possibile bloccare il sanguinamento attraverso le seguenti terapie endoscopiche:

  • iniezione di epinefrina;
  • elettro-cauterizzazione dell’ulcera sanguinante;
  • sutura della lesione.

Nei pazienti che non rispondono alle terapie endoscopiche potrebbe essere necessaria l’embolizzazione del vaso emorragico o, in ultima istanza, l’intervento chirurgico dopo approfondita valutazione. Quest’ultimo è invece necessario in caso di ulcera da stress perforante che, se non trattata chirurgicamente, può avere esito fatale[5].

La cura dell’ulcera da stress, inoltre, deve anche evitare le complicazioni che possono seguire dall’ulcera. In questo caso gli interventi possono prevedere:

  • alimentazione enterale precoce;
  • posizionamento del sondino naso-gastrico;
  • reidratazione;
  • trasfusioni sanguigne.
  • Enzimi digestivi

    Gli enzimi digestivi sono sostanze proteiche che aiutano a digerire il cibo. I macronutrienti, infatti, sono troppo grandi per poter essere assorbiti dall’organismo. Essi devono quindi essere scomposti in molecole più piccole, assimilabili dal corpo. Le proteine, ad esempio, sono scomposte nei loro singoli aminoacidi; i carboidrati complessi sono degradati in zuccheri semplici e i…

  • Malattia di Crohn e microbiota intestinale

    Qual è il ruolo del microbiota intestinale nella malattia di Crohn? La causa precisa dell’insorgenza della malattia di Crohn non è ancora nota. Giocano un ruolo chiave sicuramente la predisposizione familiare, lo stile di vita (in particolare una dieta modello americano ricca di grassi, carni rosse, cibi preconfezionati e povera di frutta e verdura), la…

Complicazioni

L’ulcera da stress può avere le seguenti complicazioni[2]:

  • sanguinamento;
  • anemia;
  • restringimenti dell’apparato digerente;
  • perforazione;
  • peritonite;
  • fistola gastro-colica;
  • shock emorragico;
  • morte.

Progonosi

Generalmente i pazienti affetti da ulcera da stress hanno una prognosi negativa, dovuta soprattutto alla presenza concomitante di patologie gravi. Tuttavia il sanguinamento dell’ulcera è di per sé un importante fattore di rischio, cui si associano problematiche serie, indipendenti dalle patologie pregresse. Inoltre le condizioni, spesso instabili, dei pazienti con ulcera da stress rendono difficile l’impiego di tecniche endoscopiche o chirurgiche per bloccare il sanguinamento. Per questa ragione è raccomandabile focalizzarsi sull’adozione di misure aggressive di profilassi nei pazienti a rischio di ulcera da stress[6].

Bibliografia
Prof. Enrico Ricci
Prof. Enrico Ricci
Responsabile Gastroenterologia e endoscopia digestiva Ospedali privati – Forlì - già Primario della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva presso gli ospedali di Forlì e Cesena - già Presidente nazionale della Società Italiana di Endoscopia digestiva (SIED).

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