Generalmente il gonfiore al basso ventre è dovuto ad un eccesso di gas che, esercitando pressione sulle pareti intestinali, provoca un senso di pesantezza o una visibile distensione del basso addome. Tuttavia non sempre il gonfiore è dovuto ad un’anomala presenza d’aria nella pancia. Esso, infatti, può derivare anche da un’alterata sensibilità intestinale o da un’aumentata pressione addominale indipendente dall’accumulo di gas. In questo articolo approfondiremo quindi le cause e i possibili rimedi per il basso ventre gonfio.
Gonfiore basso ventre: cause
Il gonfiore addominale può essere il risultato transitorio di abitudini alimentari errate, facilmente modificabili, o essere un sintomo di disturbi più strutturati, che richiedono una diagnosi e un’adeguata terapia. Di seguito approfondiremo le possibili condizioni o patologie che possono causare dolore e gonfiore al basso ventre.
Cause alimentari
Il gonfiore al basso ventre deriva spesso da un’accumulo di gas nell’intestino, dovuto a un’eccessiva fermentazione del cibo.
Generalmente la digestione dei carboidrati inizia nella bocca, prosegue nello stomaco e termina nell’intestino. Tuttavia può accadere che una buona parte di essi arrivi nell’intestino senza essere stata preliminarmente digerita. In questo caso i carboidrati sono scomposti dai batteri intestinali in un processo di fermentazione, che produce naturalmente gas. Così una fermentazione eccessiva può causare un anomalo rilascio di gas nell’intestino, causando gonfiore al basso ventre.
Le ragioni della mancata digestione dei carboidrati durante la prima digestione possono essere diverse.
Mangiare troppo o troppo velocemente, ad esempio, può “intasare” la digestione, favorendo la fermentazione del cibo.
Alcune persone potrebbero invece avere difficolta a digerire alcuni carboidrati, come gli oligosaccaridi contenuti nei fagioli. Altri, invece, potrebbero avere un’intolleranza alimentare, come quella al lattosio o al fruttosio. In questi casi l’organismo è privo degli enzimi orali e gastrici necessari per digerire gli zuccheri del latte e della frutta.
Il gonfiore del basso ventre può inoltre essere un sintomo di un’allergia alimentare, della celiachia o di un’intossicazione alimentare.
Le cause alimentari del gonfiore al basso ventre possono quindi essere:
- abitudini alimentari scorrette (mangiare eccessivamente, velocemente o cibi ad alta fermentazione);
- intossicazione alimentare;
- malassorbimento dei carboidrati,
- intolleranze alimentari;
- allergie alimentari;
- celiachia.
Cause intestinali
La pancia gonfia può essere causata anche da disturbi gastointestinali.
La stitichezza, ad esempio, fa si che il cibo ingerito rimanga a lungo nell’intestino, favorendone la fermentazione e così l’accumulo di gas. Similmente un blocco intestinale può causare una pancia gonfia e dura, con dolori al basso ventre.
La sindrome da contaminazione batterica dell’intestino tenue1 (SIBO) è caratterizzata da una crescita eccessiva dei batteri del colon, che invadono l’intestino tenue, alterandone la popolazione batterica. Il risultato è che l’intestino tenue fatica a digerire i nutrienti, in particolare i grassi, favorendo la fermentazione e l’accumulo di gas. In questi casi i soggetti presentano spesso una basso ventre gonfio e teso, flatulenza e diarrea.
I disturbi digestivi funzionali, tra i quali rientra anche la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), causano frequentemente sintomi intestinali come gonfiore e dolori al basso ventre. Tali disturbi si caratterizzano per l’assenza di segni di patologia. I test diagnostici e gli accertamenti endoscopici, infatti, non rilevano alcuna anomalia biochimica o strutturale che possa spiegare la presenza dei sintomi.
L’ipersensibilità viscerale2 è una condizione in cui un’aumentata sensibilità dei visceri intestinali fa si che le persone si sentano gonfie anche quando il loro volume di gas è normale. I soggetti che ne soffrono hanno quindi una soglia percettiva più bassa del comune, che li porta ad avvertire stimoli altrimenti impercettibili. L’ipersensibilità viscerale è spesso collegata alla sindrome dell’intestino irritabile e ad altri disturbi che coinvolgono l’asse intestino-cervello.
Infine il gonfiore al basso ventre è un sitnomo frequente di altre patologie intestinali come il morbo di Crohn, la diverticolite, l’appendicite, l’ernia ombellicale e di alcuni tumori intra-addominali.
Le cause intestinali possono quindi essere:
- stitichezza;
- blocco intestinale;
- sindrome da contaminazione batterica dell’intestino tenue;
- disturbi funzionali digestivi come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS);
- ipersensibilità viscerale;
- morbo di Crohn;
- diverticolite;
- appendicite;
- ernia ombellicale;
- tumori intra-addominali.
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Gonfiore del basso ventre nelle donne
Il gonfiore del basso ventre nelle donne è dovuto spesso alle fluttuazioni ormonali, che possono influenzare il sistema digestivo da più angolazioni.
Innanzitutto gli estrogeni causano ritenzione idrica3. Quando il loro livello aumenta e scende quello del progesterone, il corpo trattiene i liquidi, causando gonfiore addominale. Inoltre gli estrogeni e il progesterone possono accelerare o rallentare la motilità intestinale, favorendo l’accumulo di gas. Infine i recettori degli estrogeni lungo il tratto gastrointestinale possono aumentare la sensibilità dei visceri intestinali, amplificando la percezione di gonfiore.
Gli ormoni femminili possono fluttuare a causa di diverse condizioni. Le più comuni sono il ciclo mestruale, la sindrome premestruale, la perimenopausa e la gravidanza.
Inoltre il gonfiore addominale nelle donne può essere un sintomi di diversi disturbi femminili, come la malattia infiammatoria pelvica, le cisti dell’ovaio, l’endometriosi, la fibromialigia e la disfunzione del pavimento pelvico.
Le cause del gonfiore del basso ventre nelle donne possono essere:
- ciclo mestruale;
- sindrome premestruale;
- perimenopausa (periodo che precede la menopausa);
- gravidanza;
- gravidanza ectopica o extrauterina;
- malattia infiammatoria pelvica;
- cisti ovariche;
- cancro ovarico;
- endometriosi;
- fibromialgia;
- disfunzione del pavimento pelvico (disturbo prevalentemente femminile).
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Cause renali, epatiche e tiroidee
Il gonfiore del basso ventre può insorgere anche a causa di disturbi renali o epatici.
Le infezioni del tratto urinario, ad esempio, possono causare gonfiore e dolore al basso ventre, all’inguine e alla schiena. Similmente i calcoli renali, ostruendo il dotto urinario, possono determinare gonfiore del basso ventre, dolore ai fianchi, alla schiena e nell’addome basso. La malattia del rene policistico può causare un’anomalo gonfiore addominale e dolore alla schiena e sui fianchi a causa della pressione esercitata dalle cisti.
Inoltre la cirrosi epatica può causare l‘ascite, cioè un’accumulo di liquido nell’addome, che può provocare gonfiore e distensione addominale, oltre a serie problematiche di salute.
Infine, ma non per ultimo, l’ipotiroidismo può causare gonfiore addominale4. Una ridotta produzione degli ormoni tiroidei, infatti, può rallentare il transito intestinale, favorendo la fermentazione batterica e la produzione di aria nella pancia.
Le cause renali, epatiche e tiroidee possono quindi essere:
- infezioni del tratto urinario come la cistite;
- calcoli renali;
- malattia del rene policistico;
- cirrosi epatica;
- ascite;
- ipotiroidismo e tiroide di Hashimoto.
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Gonfiore al basso ventre: rimedi
Il gonfiore al basso ventre può avere innumerevoli cause, la cui corretta diagnosi è indispensabile per poter impostare una corretta terapia. Tuttavia alcuni farmaci da banco, sostanze naturali e modifiche alimentari possono aiutare a ridurre il gonfiore.
Di seguito presenteremo alcuni possibili rimedi per il gonfiore al basso ventre.
Farmaci per eliminare i gas intestinali
Simeticone
Il simeticone è un farmaco in grado di aggregare le piccole bolle di gas intestinale in bolle più grandi e compatte. Il maggior volume delle bolle, infatti, rende il gas intestinale più facilmente eliminabile5. Il simeticone è quindi indicato in caso di meteorismo, flatulenza e gonfiore addominale.
Puoi acquistarlo in farmacia senza prescrizione medica ed è disponibile sotto forma di compresse, capsule, gocce e liquido da ingerire. Il suo effetto inizia dopo 30 minuti dall’assunzione.
Carbone attivo
Il carbone attivo o vegetale è un tipo di carbone che si distingue per la sua elevata porosità, utilizzata per catturare i gas intestinali o eventuali sostanze tossiche. Il carbone vegetale, infatti, è indicato per il trattamento del meteorismo e degli avvelenamenti.
L’associazione del dimeticone al carbone attivo aumenta la sua capacità di eliminare l’aria dalla pancia.
L’uso a breve termine del carbone attivo è considerato sicuro. Tuttavia il suo utilizzo può ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci ed è sconsigliato in persone stitiche.
Farmaci per la stitichezza
L’accumulo di feci nell’intestino può favorire la fermentazione del cibo e l’accumulo di gas nel basso ventre. In questo caso i farmaci per la stitichezza possono ridurre il gonfiore, favorendo il transito intestinale. In particolare è possibile utilizzare lassativi leggeri o ammorbidenti delle feci.
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Rimedi naturali
I rimedi naturali per il gonfiore al basso ventre possono essere utili per sgonfiare la pancia, riducendo i processi di fermentazione e favorendo l’eliminazione dei gas intestinali.
Gli enzimi digestivi sono sostanze necessarie per digerire il cibo. Generalmente gli enzimi sono prodotti a sufficienza dal nostro organismo. Talvolta, però, il nostro corpo può esserne privo (intolleranze alimentari) o faticare a digerire alcuni alimenti. In questi casi l’integrazione di enzimi digestivi può facilitare la digestione, evitando i processi di fermentazione e accumulo di gas, responsabili di gonfiore, flatulenza e difficolta digestive.
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I probiotici possono aiutare a integrare o riequilibrare il microbioma intestinale. Alcuni ceppi batterici possono migliorare la digestione del cibo, mentre altri possono aiutare ad assorbire i gas in eccesso.
Il consumo di particolari tisane può favorire l’eliminazione dell’aria dalla pancia. Alcune sostanze, come lo zenzero, l’assenzio o il finocchio, hanno proprietà carminative, in grado di limitare la formazione di gas e di evitarne il ristangno nell’intestino.
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L‘attività fisica può prevenire la formazione di gas e favorirne l’espulsione. La corsa, ad esempio, sottopone l’intestino a una stimolazione ritmica, dovuta ai ripetuti contraccolpi del suolo sul piede. Tale stimolazione attiva la peristalsi, favorendo il transito intestinale e migliorando stitichezza e il meteorismo. Alcuni esercizi mutuati dallo yoga possono inoltre stimolare meccanicamente l’addome, supportando l’eliminazione dell’aria dalla pancia.
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Il massaggio addominale permette di espellere i gas intestinali, attraverso la stimolazione meccanica della muscolatura gastrointestinale. Esso, inoltre, migliora la stitichezza, che spesso causa o aggrava il meteorismo.
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Infine la digitopressione, cioè l’applicazione di pressione in alcuni punti specifici del corpo, può favorire il transito intestinale, migliorando la stitichezza e il gonfiore del basso ventre.
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Gonfiore: la dieta FODMAP
Negli ultimi anni diversi studi6 hanno evidenziato come la dieta FODMAP possa aiutare a ridurre i sintomi della sindrome del colon irritabile, in particolare il gonfiore addominale.
Essa prevede la riduzione o l’eliminazione dei FODMAP, cioè di alcuni carboidrati a catena corta, assorbiti difficilmente dall’intestino tenue e causa di meteorismo.
Le principali fonti alimentari di FODMAP sono:
- Oligosaccaridi: frumento, segale, legumi e vari frutti e verdure, come aglio e cipolle.
- Disaccaridi: latticini ricchi in lattosio come latte e formaggi a pasta morbida.
- Monosaccaridi: frutti ricchi in fruttosio come come fichi, mango e dolcificanti come miele.
- Polioli: dolcificanti come sorbitolo, xilitolo, mannitolo.
La dieta FODMAP può ridurre il gonfiore addominale. Tuttavia il suo utilizzo dovrebbe essere guidato da un nutrizionista o da un medico esperto nella dieta FODMAP.