Generalmente il mal di stomaco dopo mangiato è dovuto al cibo che si è consumato. Un pasto abbondante o indigesto, infatti, può causare dolore allo stomaco. In questi casi il senso di pesantezza passa facilmente astenendosi dal cibo per più ore o ricorrendo a semplici rimedi per il mal di stomaco. Tuttavia se il dolore insorge anche dopo aver mangiato correttamente, senza eccessi o cibi indigesti, il mal di stomaco potrebbe essere un sintomo di una condizione più seria. In questo articolo ci occuperemo del dolore allo stomaco dopo mangiato, evidenziandone le cause, i sintomi e i possibili rimedi.
Mal di stomaco dopo mangiato: cause
Cibo
Il mal di stomaco dopo mangiato può dipendere dal cibo. Come già detto, in molti casi esso può dipendere dall’aver mangiato troppo o dal consumo di alimenti irritanti o indigesti. Tuttavia esso può derivare anche dalle seguenti condizioni.
Intossicazione alimentare
Uno dei sintomi principali dell’intossicazione alimentare è il mal di stomaco dopo aver mangiato. Spesso il dolore allo stomaco insorge non molto dopo il pasto, ma talvolta può presentarsi dopo diverso tempo, in alcuni casi anche dopo giorni.
Generalmente si associa ad altri sintomi, come:
- nausea;
- vomito;
- diarrea;
- spossatezza;
- febbre.
Allergie alimentari
Un allergia alimentare si ha quando il sistema immunitario scambia un particolare cibo per un agente nocivo e lo attacca, rilasciando anticorpi per combatterlo. Le reazione immunitaria di difesa può causare mal di stomaco dopo il pasto. In caso di allergia il mal di stomaco può associarsi ad altri sintomi come:
- rush cutanei (eczema e orticaria);
- formicolio o prurito alla bocca;
- gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo;
- mal di pancia;
- diarrea;
- nausea e vomito;
- difficoltà respiratoria.
Le allergie alimentari più frequenti riguardano:
- uova;
- latte;
- arachidi;
- noci;
- pesce;
- crostacei e molluschi;
- grano;
- soia.
Nel caso in cui si sospetti un’allergia alimentare è necessario effettuare opportuni test diagnostici e evitare il consumo degli alimenti allergizzanti.
Intolleranze alimentari
Un’intolleranza o sensibilità alimentare si ha quando il corpo fatica a digerire alcuni alimenti. Il loro consumo, infatti, può causare fastidiosi sintomi digestivi, senza però causare una reazione immunitaria. Le intolleranze alimentari, infatti, non sono rilevabili attraverso i test allergologici e si manifestano lentamente, con sintomi più blandi e sfumati di quelli delle allergie alimentari.
Le intolleranze più comuni sono quella al lattosio e al glutine. In questi casi il consumo di latte e latticini o di cereali può causare mal di stomaco e gonfiore dopo i pasti. Generalmente il dolore allo stomaco si associa ad altri sintomi come:
- mal di pancia;
- pesantezza di stomaco;
- flatulenza;
- diarrea;
- nausea;
- bruciore di stomaco;
- mal di testa.
- irritabilità e difficoltà di concentrazione.
Nei casi d’intolleranza è consigliabile evitare il consumo degli alimenti scatenanti per periodi più o meno prolungati (settimane), per poi reintrodurli gradualmente e in piccole quantità. In tal modo è possibile valutare il grado d’intolleranza all’alimento, modulandone di conseguenza il consumo.
Celiachia
La celiachia è una malattia infiammatoria dell’intestino, causata da una reazione immunitaria del corpo al glutine, una proteina presente nei cereali. Nei celiaci, infatti, il consumo di glutine attiva il sistema immunitario, che attacca l’intestino tenue, infiammandolo e distruggendo nel lungo termine i villi intestinali. Ciò può portare ad un condizione di malassorbimento dei nutrienti fondamentali e a svariati sintomi di natura diversa. I più comuni sono quelli gastrointestinali. In particolare i celiaci soffrono frequentemente di mal di pancia e diarrea dopo i pasti, oltre a gonfiore, flatulenza e forti crampi e fitte addominali.
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Reflusso gastroesofageo
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è dovuta all’esposizione cronica dell’esofago all’acido dello stomaco. Generalmente i suoi sintomi tipici sono il bruciore retrosternale, la pesantezza, l’eruttazione, il rigurgito acido e il mal di stomaco. L’assunzione di cibo, soprattutto se in quantità eccessive e se di difficile digestione, può peggiorarne i sintomi. Il reflusso, infatti, può causare mal di stomaco dopo i pasti.
Ulcera peptica
L’ulcera peptica è una lesione della mucosa dello stomaco o del duodeno. Il suo sintomo principale è il dolore epigastrico, localizzato nello stomaco alto. Generalmente il dolore allo stomaco da ulcera è tagliente, sordo e crampiforme . I pazienti, infatti, riferiscono fitte allo stomaco dopo i pasti. In particolare, i soggetti affetti da ulcera gastrica riportano dolore allo stomaco dopo mangiato, che può irradiarsi verso la schiena e le spalle. I soggetti con ulcera duodenale riferiscono invece mal di stomaco dopo tre ore dal pasto. Durante la prima digestione (2-3 ore), infatti, il piloro gastrico è chiuso. L’acido gastrico rimane quindi bloccato nello stomaco e non può giungere nel duodeno. Tuttavia, dopo 2-3 ore, il piloro si riapre; i succhi gastrici raggiungono il duodeno e, toccando l’ulcera, provocano dolore allo stomaco.
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Stress
Stress e ansia possono aggravare molti dei sintomi delle patologie del sistema digerente. L’ansia, infatti, può aumentare la tensione della muscolatura addominale, aumentando la pressione sullo stomaco e favorendo la risalita di cibo verso l’esofago. Il suo effetto è ancor più pronunciato dopo i pasti che, a loro volta, incrementano la pressione intragastrica. I soggetti ansiosi possono quindi sperimentare un senso di pesantezza dopo mangiato che, spesso, evolve verso un vero e proprio mal di stomaco da stress.
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Colica biliare
La colica biliare è un’ostruzione del dotto biliare, il canale dove passa la bile, spesso causata da calcoli. Nella maggior parte dei casi la colica si sviluppa dopo aver mangiato e può causare dolore nel quadrante superiore destro dell’addome. Generalmente i pazienti riferiscono un forte mal di stomaco, persistente o intermittente, che può interessare la schiena nell’area sottoscapolare destra.
Pancreatite
La pancreatite è un’infiammazione del pancreas. Il suo sintomo principale è un’intenso dolore allo stomaco alto, che frequentemente s’irradia alla schiena. I suoi sintomi tendono a peggiorare dopo i pasti, causando un forte mal di stomaco, oltre a nausea, vomito, febbre e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria e renale.
Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una condizione cronica, che colpisce l’intestino crasso. Essa può causare mal di pancia dopo mangiato, spesso insieme ad altri sintomi come mal di stomaco, crampi e fitte addominali, diarrea e stipsi.
Morbo di Crohn
La malattia di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale (IBD) cronica. Essa causa frequentemente mal di pancia e diarrea dopo mangiato, crampi e fitte addominali, talvolta con perdite di sangue nelle feci.
Colite ulcerosa
La colite ulcerosa è un’altra malattia infiammatoria intestinale (IBD), caratterizzata da un’anomala reazione immunitaria, che causa infiammazione e ulcere sul rivestimento interno dell’intestino crasso.
La colite ulcerosa causa frequentemente mal di pancia e diarrea dopo mangiato e di notte, che si associano a forti crampi addominali e perdita di sangue nelle feci.
Mal di stomaco dopo mangiato: sintomi
Il mal di stomaco dopo i pasti può dipendere da innumerevoli disturbi, da cui dipendono i sintomi cui esso si associa. Generalmente il dolore allo stomaco dopo i pasti può accompagnarsi a:
- nausea;
- vomito;
- crampi e fitte addominali;
- gonfiore e pesantezza di stomaco;
- senso di sazietà precoce dopo il pasto;
- diarrea;
- reflusso acido;
- bruciore retrosternale;
- mal di schiena.
Se il dolore è intenso e/o frequente consulta il tuo medico.
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Dolore allo stomaco dopo mangiato: rimedi
Il dolore allo stomaco dopo mangiato può dipendere da innumerevoli disturbi, che richiedono cure diverse. Una corretta diagnosi è quindi necessaria per individuare la giusta terapia.
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Se il mal di stomaco insorge dopo aver consumato particolari cibi, è possibile che esso dipenda da un’intolleranza o da un’allergia alimentare. In questo caso è necessario effettuare i test allergologici, così da poter escludere gli alimenti scatenanti ed eventualmente avviare un percorso di desensibilizzazione all’allergene.
Se il mal di stomaco deriva da un distrubo gastroesofageo, è invece necessario curare il reflusso, attraverso l’utilizzo di opportuni rimedi naturali e/o dei farmaci per il reflusso gastroesofageo.
Il mal di stomaco può inoltre dipendere dallo stress. In questo caso, un’efficace gestione dell’ansia e alcuni farmaci per il mal di stomaco da stress possono aiutare a ridurne i sintomi.
Se il dolore allo stomaco deriva da un disturbo extra-gastrico, come una pancreatite o una colica biliare, è possibile ricorrere alla terapia antinfiammatoria con FANS o paracetamolo (Tachipirina) per ridurne il dolore.
Infine il mal di pancia dopo mangiato può derivare da patologie intestinali, che richiedono cure specifiche. Tuttavia alcuni dei loro sintomi, come il meteorismo o la diarrea, possono essere curati con farmaci da banco e/o con rimedi naturali. Medicinali a base di simeticone o carbone vegetale possono aiutare con il meteorismo, mentre la loperamide può ridurre la diarrea. Inoltre rimedi naturali come le tisane, i massaggi e specifici esercizi possono ridurre l’aerofagia e la stipsi.
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In sintesi..
Generalmente il mal di stomaco dopo i pasti è passeggero e tende a risolversi da sé. Tuttavia se esso è intenso e/o persistente può dipendere da condizioni più serie. Consulta il tuo medico in modo da avere una diagnosi attendibile e individuare una terapia mirata.