venerdì, Aprile 19, 2024
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Mal di stomaco e nausea

Il mal di stomaco e la nausea possono presentarsi indipendentemente l’uno dall’altro e avere cause diverse. Spesso, però, essi occorrono insieme, originando dagli stessi disturbi. In alcuni casi essi esordiscono improvvisamente e sono transitori. In altri, invece, si sviluppano lentamente e tendono ad avere un andamento cronico. In questo articolo approfondiremo le loro cause, distinguendo le forme acute da quelle croniche.

Mal di stomaco e nausea acuti: cause

Indigestione

L’indigestione è un disturbo comune dovuto ad un incompleto svuotamento gastrico, causato solitamente dal consumo di pasti eccessivi ed indigesti. Tuttavia i sintomi da indigestione possono essere dovuti anche a disturbi cronici come la malattia da reflusso gastroesofageo e la gastrite.

Oltre a nausea e mal di stomaco, i sintomi dell’indigestione possono essere:

  • senso di pienezza;
  • pesantezza di stomaco;
  • gonfiore ed eruttazione;
  • bruciore di stomaco;
  • flatulenza.

Va notato che sintomi da indigestione come il mal di stomaco, la nausea e il bruciore possono derivare anche da una condizione di digiuno prolungato. Quando lo stomaco è vuoto, infatti, aumenta l’acidità gastrica, che invece può essere tamponata dalla presenza di cibo. Quando si ha fame, inoltre, il corpo rilascia la grelina, l’ormone della fame, responsabile delle contrazioni della muscolatura gastrointestinale note come “morsi della fame“.

Farmaci

L’uso di alcuni farmaci può causare sintomi gastrointestinali, incluso il mal di stomaco e la nausea. Alcuni dei farmaci cui prestare attenzione sono:

  • antinfiammatori non steroidei (Fans);
  • antibiotici;
  • bifosfonati;
  • chinidina;
  • ferro solfato;
  • cloruro di potassio.

Intossicazione alimentare

L’intossicazione alimentare deriva dall’ingestione di cibo contenente un agente tossico, come alcune specie di funghi, piante o di pesce. Di solito il mal di stomaco e la nausea sono severi e si sviluppano subito dopo mangiato, in associazione ad altri sintomi come:

  • fitte e crampi allo stomaco;
  • vomito;
  • diarrea;
  • febbre e brividi di freddo.

Intolleranze alimentari

Un’intolleranza o sensibilità alimentare si ha quando il corpo fatica a digerire alcuni alimenti a causa di una carenza degli enzimi necessari alla loro digestione. Il loro consumo, infatti, può causare fastidiosi sintomi digestivi, senza però causare una reazione immunitaria, che invece si verifica nelle allergie alimentari. Di solito le intolleranze alimentari esordiscono gradualmente, con sintomi più leggeri e sfumati di quelli delle allergie alimentari.

Le intolleranze più comuni sono quella al lattosio e al glutine. In questi casi il consumo di latte e latticini o di cereali può causare mal di stomaco e nausea, oltre ad altri sintomi come:

  • mal di pancia;
  • pesantezza di stomaco;
  • flatulenza;
  • diarrea;
  • bruciore di stomaco;
  • mal di testa.
  • irritabilità e difficoltà di concentrazione.

Le intolleranze alimentari causano sintomi subito dopo aver mangiato l’alimento cui si è intolleranti. Tuttavia una loro mancata diagnosi può causare sintomi dall’andamento cronico a causa del consumo prolungato del cibo cui si è sensibili.

Allergie alimentari

L’allergia alimentare si ha quando il sistema immunitario reagisce ad un particolare alimento, rilasciando anticorpi per combatterlo. Le reazione immunitaria di difesa può causare mal di stomaco e nausea, di solito improvvisi e intensi, in associazione ad altri sintomi come:

  • rush cutanei;
  • formicolio o prurito alla bocca;
  • gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo;
  • mal di pancia;
  • diarrea;
  • nausea e vomito;
  • difficoltà respiratoria.

Gastroenterite

La gastroenterite, comunemente nota come “influenza dello stomaco”, è un’infezione gastrointestinale, che nella maggior parte dei casi si risolve da sé in pochi giorni. I sintomi, che esordiscono rapidamente e tendono ad essere severi, possono essere:

  • mal di stomaco;
  • nausea;
  • diarrea;
  • mal di pancia;
  • vomito;
  • febbre e brividi di freddo.

Pancreatite acuta

La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas, che può causare un forte mal di stomaco, localizzato nella parte alta dell’addome. Generalmente il suo esordio è improvviso, intenso e s’accompagna ad altri sintomi come:

  • dolore che s’irradia alla schiena;
  • nausea;
  • vomito;
  • febbre e brividi di freddo;
  • schock (nei casi più gravi);
  • insufficienza respiratoria e renale (nei casi più gravi).

Colica biliare

La colica biliare è dovuta all’ostruzione del dotto biliare, dove la presenza dei calcoli può bloccare il deflusso della bile, causando lo spasmo della cistifellea. In questo caso può insorgere rapidamente un forte dolore allo stomaco che può associarsi a:

  • dolore che s’irradia alla schiena;
  • nausea;
  • brividi;
  • febbre e brividi di freddo;
  • urina scura.

Calcoli renali

I calcoli renali si formano dall’accumulo di minerali o rifiuti chimici all’interno del corpo. Essi possono rimanere bloccati nel dotto urinario e impedire il passaggio dell’urina. In questo caso può insorgere un dolore intenso, che può interessare la schiena, il fianco destro o sinistro, il basso ventre e l’inguine. Inoltre i calcoli renali possono causare anche mal di stomaco, nausea, vomito, costipazione o diarrea e gonfiore.

Appendicite

L’appendicite è un’infiammazione improvvisa e acuta di un particolare diverticolo intestinale, l’appendice. Essa causa frequentemente mal di stomaco, che s’associa ad altri sintomi come:

  • nausea;
  • crampi addominali;
  • vomito;
  • diarrea;
  • febbricola e brividi di freddo;
  • fitte alla gamba destra.

Infarto

Il mal di stomaco e la nausea possono essere un segno di un infarto. In questo caso il dolore tende a partire da dietro lo sterno, nell’area sinistra del torace o in prossimità della bocca dello stomaco. Il dolore s’irradia poi verso le braccia, prevalentemente verso l’arto sinistro, le spalle, la schiena, il collo e la mandibola.

È bene ricordare che le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini di avere sintomi d’infarto meno comuni, come il dolore alla schiena e al collo.

Altri possibili segni di un infarto sono[1]:

  • nausea;
  • sudorazione;
  • stordimento;
  • fiato corto.

Nel caso si avvertano questi sintomi, è necessario consultare tempestivamente il proprio medico o recarsi in pronto soccorso.

Ansia

L’ansia e lo stress possono essere somatizzate a livello gastrointestinale. Diversi studi, infatti, hanno documentato come lo stress sia in grado di aggravare i sintomi del reflusso, riducendo la soglia del dolore della mucosa esofagea[2]. L’ansia può quindi provocare mal di stomaco e nausea, che esordiscono improvvisamente, risolvendosi spontaneamente in poco tempo. Tuttavia è possibile che periodi prolungati di stress s’accompagnino a manifestazioni somatiche più durature a carico dell’apparato gastrointestinale.

Mal di stomaco e nausea cronici: cause

Gastrite

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, dovuta all’insulto acido dello stomaco. Di solito i suoi sintomi si manifestano lentamente e tendono a persistere nel tempo. La gastrite causa frequentemente mal di stomaco e nausea, oltre ad altri sintomi dispeptici come il bruciore e l’inappetenza.

Ulcera peptica

L’ulcera peptica è una lesione della mucosa digerente che può interessare lo stomaco o il duodeno. Il suo sintomo principale è il forte mal di stomaco, di tipo crampiforme, cui s’associano altri sintomi come la nausea, il vomito, il bruciore e l’inappetenza. Generalmente il mal di stomaco aumenta subito dopo i pasti nell’ulcera gastrica e diminuisce in quella duodenale. Tuttavia un digiuno prolungato può essere parimenti dannoso, aumentando l’acidità gastrica. In questo caso il consumo di un pasto piccolo e leggero può alleviare il mal di stomaco, tamponando l’acidità in eccesso.

Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE)

La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) è dovuta all’esposizione cronica dell’esofago al contenuto gastrico. Il contatto della mucosa esofagea con i succhi gastrici, infatti, provoca i sintomi della MRGE come, ad esempio, il bruciore retrosternale, il mal di stomaco e la nausea. Di solito le manifestazioni del reflusso si sviluppano gradualmente e tendono ad avere un andamento cronico.

Dispepsia funzionale

La dispepsia funzionale è un disturbo caratterizzato da sintomi epigastrici cronici, che si sviluppano in assenza di condizioni organiche, sistemiche o metaboliche che possano spiegarli[3]. I pazienti con dispepsia funzionale, infatti, presentano sintomi senza che sia possibile accertare strumentalmente alcuna lesione o anomalia.

Generalmente i soggetti con dispepsia funzionale riportano pienezza postprandiale, sazietà precoce, bruciore epigastrico e mal distomaco, cui spesso si associano nausea ed eruttazione.

Costipazione

L’accumulo di feci e gas nel colon, in particolare nel colon trasverso, può esercitare pressione sulle pareti intestinali adiacenti lo stomaco, provocando sintomi nell’area epigastrica come mal di stomaco e nausea. La nausea, inoltre, è funzionale ad evitare l’ingestione di altro cibo, che congestionerebbe ulteriormente il transito intestinale. La stitichezza e il meteorismo possono quindi essere causa di mal di stomaco e nausea.

Gravidanza

I cambiamenti fisiologici durante la gravidanza causano frequentemente nausea e mal di stomaco, oltre ad altri sintomi gastrici come il reflusso e l’acidità. La crescita del feto e i cambiamenti ormonali possono infatti alterare l’equilibrio gastrico, favorendo la risalita di acido lungo l’esofago.

Nausea e mal di stomaco: rimedi

I rimedi per il mal di stomaco e la nausea variano a seconda di quale sia la loro causa. Una corretta diagnosi è quindi imprescindibile per poter scegliere la terapia più adatta. Di seguito accenneremo ad alcuni rimedi farmacologici e naturali in grado di alleviare questi sintomi.

Innanzitutto gli antiacidi (biacarbonato di sodio, carbonato di calcio, etc.) e i dispositivi di protezione mucosale (sodio alginato, etc.) possono ridurre il mal di stomaco e la nausea nel caso in cui essi siano acido-correlati. Le preparazioni a base di simeticone e carbone attivo o i lassativi leggeri possono invece alleviarli nel caso essi dipendano da meteorismo e stipsi. I farmaci antispastici (Spasmomen, etc.) possono invece ridurre le contrazioni dolorose della muscolatura liscia gastrointestinale che, in alcune condizioni, possono causare mal di stomaco e nausea. Inoltre alcuni farmaci (Valpinax, etc.) combinano un principio attivo antispastico con uno ansiolitico. Essi possono essere indicati per le affezioni spastico-dolorose con componente ansiosa.

Inoltre alcune sostanze naturali possono ridurre significativamente il mal di stomaco e la nausea. Lo zenzero, ad esempio, è uno dei rimedi naturali più efficaci per questi sintomi. Le sue note proprietà antiemetiche, procinetiche e analgesiche lo rendono un utile trattamento per il dolore epigastrico e la nausea, anche nel caso in cui questi sintomi derivino da una condizione di gravidanza. Anche la menta piperita è utilizzata positivamente per alleviare i sintomi gastrointestinali. Respirare il suo profumo può essere sufficiente a calmare la nausea, sebbene la sua assunzione sotto forma di olio essenziale sia il modo più efficace di consumarla.

Mal di stomaco e nausea: quando preoccuparsi

Il mal di stomaco e la nausea sono sintomi comuni aspecifici, che si risolvono da sé o utilizzando appositi farmaci e specifici rimedi. Tuttavia essi possono sottendere disturbi più seri. In particolare è necessario consultare tempestivamente il proprio medico se il mal di stomaco e la nausea sono intensi e/o persistenti e/o s’associano a uno o più dei seguenti sintomi:

  • dolore al torace che s’irradia verso le braccia, le spalle il collo e la mandibola;
  • vomito;
  • diarrea;
  • stipsi;
  • presenza di sangue nelle feci o nel vomito;
  • giramenti di testa;
  • confusione;
  • ipotensione;
  • tachicardia;
  • ridotta minzione.
Bibliografia
Prof. Enrico Ricci
Prof. Enrico Ricci
Responsabile Gastroenterologia e endoscopia digestiva Ospedali privati – Forlì - già Primario della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva presso gli ospedali di Forlì e Cesena - già Presidente nazionale della Società Italiana di Endoscopia digestiva (SIED).

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